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capitolo 1 ore 7:00

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capitolo 1- ORE 7:00

Padova, 27 luglio 2010

ORE 7.00 

Si svegliò di malumore. 

Il telefono non aveva ancora squillato al suono leggero delle campane. Ciò significava che non erano ancora le 7 e mezza. 

Passò una mano sulla faccia, respirò e allungò la mano sul comodino per prendere gli occhiali. 

La camera era immersa nel buio, come sempre, con gli scuri di legno ben chiusi. Anche stanotte aveva dormito appoggiato sul fianco destro (“ Quello sbagliato “ – gli aveva detto lei un giorno) e adesso aveva il braccio tutto intorpidito. Ancora era confuso ma il senso di malessere e di malumore peggiorava. 

Sarebbe stata una pessima giornata. Lo sapeva già. 

Guardò lo schermo del cellulare. Era buio. Nessun sms quella mattina. Nemmeno durante la giornata ci sarebbe stato. Nessun sms.

Gli sms fino a qualche tempo fa, arrivavano attesi ma sempre erano una sorpresa. Costellavano le giornate, erano piccole luci su cui si ancorava la vita quotidiana. 

Il cellulare vibrava leggero e subito lui lo apriva, leggeva e sorrideva. Immediata partiva la risposta. Piccole ancore che legavano loro due, che punteggiavano di luce i rapporti lontani e stringevano alleanze mute. 160 caratteri per mandare un pensiero concreto, per non sentirsi soli, per continuare a vivere, a sorridere e forse, a costruire. Come le pietre miliari delle antiche strade romane, avevano segnato percorsi e avevano indicato, sottovoce, quanta strada era stata fatta. Piccole luci che adesso vibravano silenziose nella memoria del cellulare ma che spesso riaffioravano improvvisi nella sua testa. 

Adesso che non arrivavano più riemergevano lenti alla coscienza per poi essere ricacciati giù, nel fondo del mare scuro. 

Ce l’avrebbe fatta a dimenticarli tutti.

Un po’ alla volta li avrebbe metabolizzati, tritati, spenti e soffocati.

Un po’ alla volta ce l’avrebbe fatta.

Lei 

Ti penso, ti scrivo, cancello. E via così. Ho tante domande e non ho risposte. Ho bisogno di te e di stare con te. E di sentirti. Mi togli il fiato. 

Lui 

Mi piace aprire gli occhi con i tuoi sms . E` un po’ come aprirli con le tue carezze…un po’! 

Lei 

Le mie carezze fanno chiudere gli occhi. Mi specchio dentro di te. Ho voglia di perdermi dentro di te. Ma se mi inviti a pranzo sarò impeccabile. 

* * *

E` il lato sbagliato perché il cuore è a sinistra, anche il tuo, e perciò si affatica di meno se dormi sul lato sinistro.-  [continua ]